Recensione di La marcia Radetzky di Joseph Roth
Reading Time: 2 minutes
Joseph Roth
Classico
Diverse edizioni
1932
Cartaceo- Ebook
424
All'inizio del romanzo il sottotenente Giuseppe Trotta, di umile famiglia di origine slovena, salva la vita al giovane imperatore Francesco
Giuseppe durante la battaglia di Solferino. Per questo sarà promosso capitano e riceverà il titolo nobiliare. Il romanzo segue
poi la storia successiva della famiglia attraverso il figlio di Giuseppe Trotta, che sarà funzionario imperiale, e attraverso il nipote,
Carlo Giuseppe, che intraprenderà anche lui la carriera militare, pur non essendovi portato, si rovinerà con il gioco e l'alcol venendo
salvato in extremis da un intervento dell'ormai vecchio imperatore e morirà all'inizio della prima guerra mondiale in una sorta di
azione suicida che è al tempo stesso il capitolo conclusivo della decadenza della famiglia e il preannuncio della dissoluzione, di lì a
poco, dell'impero austro-ungarico. Titolo originale: Radetzkymarsch.
La marcia Radetzky è un libro di Joseph Roth e ci racconta la storia della famiglia nuova alla nobiltà Von Trotta, nel primi anni del novecento in un Austria sotto il dominio dell’imperatore Franz Joseph.
Vediamo in questo romanzo tre generazioni di Trotta, tutti impegnati in ambito militare e fieri servitori dell’imperatore, dopo aver ricevuto da egli il titolo nobiliare per aver salvato la vita allo stesso regnante. Seguiamo il declino dei Von Trotta che è parallelo al declino inesorabile dell’impero Austroungarico, che si accinge alla fine della vita, con la figura intramontabile dell’imperatore ormai anziano e una macchietta di se stesso. Assisteremo ai conflitti etnici, i nazionalismi, il populismo, il degrado dei valori e la discendente fiducia nel regnante, sempre visto dagli occhi e dalle esperienze dei trotta.
Il tono che Roth ha in tutto questo romanzo è canzonatorio, ironico, sarcastico: un romanzo dai toni divertenti che racconta la fine di un epoca e uno spaccato sociale di un tempo che sembra lontanissimo ma in fondo così lontano nel tempo non è. Interessante è vedere l’ambientazione che Roth racconta di sfondo, un impero grandissimo e storicamente importante come quello Austroungarico ma a oggi quasi dimenticato, con una monarchia con una tradizione forte e importante che si scontra con i tempi che cambiano, le persone che hanno nuovi bisogni e ideali, abbandonando la fiducia totale di cui si investiva l’imperatore e cercando autonomia e indipendenza. Questa decadenza è incanalata nella grottesca rappresentazione di Francesco Giuseppe, un vecchio imperatore che viene da altri tempi con altri ideali e principi ormai sorpassati. Divertente, ironico, grottesco, ma l’emblema di un tempo che sta cambiando, di un ottocento romantico che lascia uno spazio a un novecento più concreto e nuovo. Il vecchio che lascia il posto al nuovo, il passato che incontra il presente raccontato in un periodo storico interessante come la fine ‘800 e inizio ‘900.
Oltre il valore storico di questo romanzo, in La marcia Radetzky vediamo anche questo cambiamento nei rapporti familiari: due figli che prendono le orme del padre, ma arrivati alla terza generazione cambiano i principi e si inizia a discostarsi dai passi paterni e cominciare a prendere decisioni per andare contro la strada precostituita.
Devo dire che personalmente non mi ha emozionato molto questa lettura, perché non particolarmente interessata al tema in esso raccontato, anche se ne riconosco il valore della stessa e l’interesse che può suscitare. Lo stile di Roth è molto fluido e diretto per l’epoca, divertente e non pesante; ma non sono riuscita ad apprezzare al massimo questi classico proprio perché la trama non mi ha coinvolta più di tanto.
Allo stesso tempo consiglio La marcia Radetzky a chi ama i romanzi storici ambientati in questo periodo, per assistere alla triste storia dei von Trotta e della decadenza di un glorioso impero.
Se volete leggere il libro, potete acquistarlo al link affiliato Amazon.
Se volete leggere altri consigli di lettura invece vi invito nella sezione del blog Le recensioni di Book-tique.
Alla prossima con una nuova recensione!
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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