Recensione di Flush, vita di un cane di Virginia Woolf
Reading Time: 2 minutes
Virginia Woolf
Biografico
Diverse edizioni, la mia Penguin Classics
1933
Cartaceo- Ebook
203
“Per la prima volta lei lo guardò in viso. Per la prima volta Flush guardò la signora adagiata sul divano. Entrambi furono colti da sorpresa. C’era una somiglianza fra loro. Due metà divise, ma dallo stesso stampo, poteva essere che ognuno completasse ciò che nell’altro era latente?”
“La più riuscita incursione dell’immaginazione umana nella sensibilità canina.” The Spectator
È l’inizio dell’estate 1842 quando Flush – un cucciolo di cocker spaniel di razza purissima, manto marrone tendente all’oro, coda folta, nessun ciuffo fuori posto – varca la soglia del numero 50 di Wimpole Street, a Londra, per essere regalato a una delle più grandi poetesse inglesi, la brillante e sventurata Elizabeth Barrett. Tra i due basta un’occhiata, un lampo di riconoscimento, perché nasca un’intesa. Finché, qualche tempo dopo, nella vita tranquilla di Flush entra un rivale: il poeta Robert Browning. Leggendo la corrispondenza di Elizabeth Barrett Browning, Virginia Woolf rimane così colpita dalle descrizioni che la poetessa fa del suo cane da decidere di dedicargli una biografia. Mescolando realtà e finzione, guizzi di umorismo e lampi di autentica poesia, la Woolf ricostruisce la vita di Flush, che diventa non solo il racconto del rapporto unico e straordinario che si crea tra un cane e il suo padrone, ma anche un vivido ritratto della società vittoriana e un’acuta riflessione sulla natura umana, vista attraverso lo sguardo di un cane. Un capolavoro della letteratura canina, arricchito dalle raffinate illustrazioni di Iratxe López de Munáin.
La recensione di quest’oggi ha come oggetto Flush, vita di un cane di Virginia Woolf, un racconto lungo piuttosto che un romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1933, che ho trovato in una graziosa edizione di Penguin Classic e che ho letto in lingua originale.
Flush è una biografia fittizia non convenzionale: la biografia di un cane. Nello specifico, la biografia del cocker spaniel della poetessa Elisabeth Barrett. Seguiamo la sua vita da quando arriva a casa della sua nuova padrona, con la quale è amore reciproco a prima vista, durante quegli anni che per lei sono stati di cambiamento. La poetessa realmente esistita sposa Robert Browning e scappa con lui in Italia nel 1845 dove hanno un figlio. Muore nel 1981 a Firenze, e noi seguiamo la sua vita interamente dagli occhi del suo cagnolino.
Il volume, considerato un’opera minore di Woolf, racconta queste vicende dalla prospettiva del cane della padrona, di attraverso i suoi occhi segue il suo innamoramento, la sua rinascita dopo l’incontro con il futuro marito anche a livello poetico. Una prospettiva inusuale specie per il tempo in cui ha esordito nel mercato editoriale, che dà al volume un’aurea speciale, con un empatia speciale con l’animale, dove viene raccontata la sua visione degli accanimenti, con il filtro che solo un cane che adora la propria padrona può dare.
Il biografo della scrittrice inglese dice che la figura do Flush venne ispirata da Pinkie suo cocker spaniel e dovo dire che l’autrice ha creati con questo suo racconto Un piccolo volume che diverte e fa immedesimare nella vita di un cane dalla purissima razza, ma anche commuove e incanta questa storia fuori dal comune. Woolf racconta così un amore speciale, quello tra cane e padrone tra alti e bassi ma con questa prospettiva privilegiata e diversa.
Devo dire che leggere Woolf in lingua originale non è stata un’impresa facile: la rivoluzionaria scrittrice Inglese in lingua ha una prosa elegante ma non di facile comprensione. Ho per questo goduto meno del voluto questo libro concentrata sulla comprensione del testo piuttosto che nell’ente are nella storia. Mi dispiaciuto, perché l’idea di fondo è strana (questo viene considerato il libro più particolare di Virginia Woolf) ma brillante.
Quindi, tirando le somme, Flush è un racconto simpatico e dolce, che osserva la vita di una famosa poetessa dalla speciale prospettiva del suo cane. Consigliato per ammirare la fantasia di Virginia Woolf, nel suo libro più buffo e decisamente moderno per il suo tempo.
Se volete leggere il libro, potete acquistarlo al link affiliato Amazon.
Se volete leggere altri consigli di lettura invece vi invito nella sezione del blog Le recensioni di Book-tique.
Alla prossima con una nuova recensione!
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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