Recensione di Notturno Indiano di Antonio Tabucchi
Reading Time: 2 minutes
Antonio Tabucchi
Narrativa
Sellerio
1984
Cartaceo - Audiolibro
124
Un'ipotesi dell'autore - una giustificazione per un modo di raccontare così allusivo - è che questo libro potrebbe servire da guida per un amante di percorsi incongrui. E vi è certo dell'incongruo in questa ricerca di un amico disperso, ombra di un passato segnato - s'indovina - da una qualche definitiva rottura; in quest'India conosciuta solo nelle camere d'albergo, negli ospedali, e che pure balugina attraverso i colloqui essenziali con profeti incontrati sui pullman, con gesuiti portoghesi, con gnostici di una società teosofica. Ma è un'incongruità che dall'esplicitarsi di suggerimenti, da concomitanze che si rivelano necessarie, si riordina a metodo. È il lato notturno e occulto delle cose il tema di Notturno indiano.
Il mio ultimo ascolto su audible.it è stato Notturno indiano di Antonio Tabucchi, autore che mi sorprende sempre.
Di cosa parla Notturno indiano?
Un uomo va in India alla ricerca di un amico perduto. Da qui inizierà un viaggio per il paese sulle tracce del disperso, da Bombay a Goa, da Calcutta a Madras, incontrando persone che lo aiutano nella sua ricerca. A fargli da guida durante il viaggio un libro dal titolo India, a travel survival kit, che fornisce informazioni superflue, bizzarre e superficiali.
Lo stile di Tabucchi alterna semplicità a ricercatezza in ma storia che parla di un viaggio e di ricerca, con alcune chicche meravigliose, elementi di meta narrazione (che amo sempre nei romanzi) e con una capacità descrittiva straordinaria. Io risultato è a mio parere magistrale.
Ogni capitolo è a sé stante che si può prendere anche singolarmente, come una cartolina che ritrae un posto diverso.
L’India sembra solo un contorno ma prende vita in queste pagine, è protagonista assieme ai personaggi di Notturno indiano. L’india di Tabucchi è un India triste, decadente, fatta di strade e desolazione ma anche da alberghi di lusso e turismo. Un paese bellissima e anche ricco di contrasti, vivo e vissuto.
Questi luoghi vengono descritti nei minimi dettagli facendo immergere il lettore in questo paese lontano, con le sue usanze e tradizioni, con i suoi colori e profumi, con le sue bellezze e contraddizioni.
La storia di Notturno Indiano è strutturata come una ricerca, quasi un mistero, un giallo: il protagonista cerca un uomo. Lo fa seguendo piste fumose, incontrando persone, seguendo traccie leggere lasciate in giro. Ci appassioniamo proprio per capire cosa è successo a Xavier, leggendo i frammenti di un passato lontano e i legami tra due uomini che sembrano amici, o conoscenti, o almeno lo erano una volta.
Ma la piega che prende il romanzo è diversa, e la ricerca dello scomparso viene sostituita più da un viaggio del narratore dentro se stesso, dove immaginario e reale so fondono.
Più avanza il cammino più questo assomiglia a un sogno, un illusione, nel quale i contorni tra reale e finzione si assottigliano; dove questa ricerca non sembra più una ricerca di qualcuno ma un viaggio molto più introspettivo, un’esplorazione diversa rispetto a quella iniziale.
La narrazione è costellata da una serie d’incontri che il protagonista avrà tra indovini, preti, prostitute, bambini deformi: questi incontri sono coloriti, grotteschi a volte, interessanti, in cui si innescano conversazioni esistenziali, dove si cita ancora una volta l’amato Pessoa di Tabucchi, in cui si parla di vita, letteratura e Portogallo.
Il finale poi è immenso: l’ultimo capitolo spiega il libro in maniera diversa, e lo fa attraverso il suo protagonista. Una chiusura meravigliosa, quasi un viaggio dentro al viaggio. Il messaggio finale può essere interpretato nella massima che molte volte non è tanto importante la metà, ma più il viaggio. Che condivido appieno, e il modo in cui Tabucchi lo fa è spettacolare.
Notturno indiano per concludere, è un pellegrinaggio, un racconto esistenziale pieno di mistero, che in fondo è una ricerca più di sé che di altri.
Se volete leggere il libro, potete acquistarlo al link affiliato Amazon.
Se volete leggere altri consigli di lettura invece vi invito nella sezione del blog Le recensioni di Book-tique.
Alla prossima con una nuova recensione!
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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