Recensione di Orlando di Virginia Woolf
Reading Time: 2 minutes
Virginia Woolf
Narrativa
Diverse edizioni
1928
Cartaceo- Ebook
272
Orlando è stato scritto nel 1928 e dedicato alla poetessa (e grande giardiniera) Vita Sackville-West, di cui per un certo periodo Virginia Woolf fu amante, tanto da far dire al figlio di Vita Sackville-West che questo romanzo è «la più lunga lettera d'amore della storia». Al centro della narrazione le mirabolanti avventure di Orlando, giovane e melanconico cortigiano dell'epoca di Elisabetta I, il quale nel corso di quasi quattro secoli non solo si troverà a vivere diverse vite, in varie e suggestive epoche storiche, ma anche a cambiare sesso, diventando così una donna, dopo un sonno di sette giorni consecutivi, in quel di Istanbul. Aggregata a una carovana di zingari, avrà modo poi di tornare a Londra, rivivendo così dapprima le atmosfere di inizio Settecento, dei tempi della regina Anna, e in seguito del Romanticismo, fino ai primordi degli anni venti del Novecento, sempre all'inseguimento del vero amore e del senso profondo della poesia.
Dopo aver letto alcuni dei suoi diari, in Consigli a un aspirante scrittore, mi sono appassionata alla figura di Virginia Woolf, e da qualche tempo tutto mi parla di questa scrittrice. Per questo ho deciso di affrontare la sua opera intera, partendo da Orlando, una dei suoi scritti più famosi e amati.
Di cosa parla Orlando?
Orlando è un nobile, parente dei reali inglesi; è sensibile alla natura e all’amore per la letteratura.
Dopo una delusione d’amore con la principessa Sasha, ai tempi in cui era ambasciatore in Turchia, dopo un lungo periodo di solitudine, Orlando si sveglia donna una mattina.
É così la storia di Orlando si sviluppa tra la Turchia, un periodo con gli zingari e la sua residenza di campagna, abbattendo le barriere del tempo, in una vita lunga quattro secoli.
Scrivere una recensione oggettiva su un libro così pregno, illustre e analizzato da critici di tutto il mondo mi risulta difficile. Non credo di avere le capacità di spiegarvi Orlando con leggerezza, per questo preferisco fare un commento molto personale.
La mia prima considerazione è che ho trovato il libro davvero rivoluzionario, sotto diversi aspetti.
Il primo aspetto che me lo fa considerare straordinario ma anche d’avanguardia per la sua epoca, è senza dubbio uno dei temi di cui parla il romanzo di Woolf, ovvero della sessualità ambigua del suo protagonista, uno dei primi transgender della letteratura.
È straordinario come l’autore parli di temi così delicati all’inizio del secolo scorso, tracciando una linea di ambiguità della sessualità androgina di tale protagonista sin da subito tra le sue pagine, disegnando un percorso che si snoda durante tutta la vita e gli amori di Orlando.
In secondo luogo, l’ho trovato progressista per il modo in cui l’autore scrive il libro. Lo stile di Woolf mi ha colpito molto, per l’ironia con cui lo fa, con il suo punto di vista invadente e che comunica direttamente con noi lettori. Una scrittura godibile e spettacolare, ricca di dettagli ma anche d’interventi che spiegano il testo, mischiando i pensieri di Orlando a quelli del suo biografo, stuzzicando il lettore con una narrazione frizzante e coinvolgente.
La storia è, come già dicevo sin da subito, ambigua e delinea la vita inventata di questo nobile inglese, dipingendo il suo tempo, ma anche una nazione e la nobiltà nei loro pregi e difetti. Interessante è la forma letteraria di biografia fittizia che diventa quasi un romanzo storico, ma anche un racconto introspettivo nell’anima di una persona che cerca il suo posto nel mondo.
Importante, come mi aspettavo, il ruolo della letteratura e la scrittura in questo romanzo, che fa trasparire l’amore stesso di Virginia dei libri in esso, attraverso gli occhi del suo Orlando, anche lui innamorato delle parole, che con sé porta per tutta la vita un romanzo che non ha il coraggio di mostrare a nessuno.
Dopo aver finito questo romanzo sono andata a cercare qualche informazione su questa straordinaria opera, e molti critici affermano che Orlando sia una lunga dichiarazione d’amore di Woolf alla sua amante storica Vita Sackville-West, tanto da venire definito «la più lunga lettera d’amore della storia».
Concludendo, Orlando è un pezzo di letteratura straordinario, un libro immenso che penso tutti dovrebbero conoscere, per scoprire la storia della vita e delle passioni di Lady Orlando.
Se volete leggere il libro, potete acquistarlo al link affiliato Amazon.
Se volete leggere altri consigli di lettura invece vi invito nella sezione del blog Le recensioni di Book-tique.
Alla prossima con una nuova recensione!
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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