Diario Letterario di un’Italiana in Australia – Capitolo 25: meno due settimane
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Cari lettori del mio cuore,
Buongiorno e con estremo ritardo torno a raccontarvi le mie consuete peripezie settimanali australiane.
Ieri sera, o meglio dire pomeriggio, ho avuto un increscioso incidente con il letto che mi ha impedito di rispettare il nostro appuntamento fisso del venerdì con il diario letterario: tradotto mi sono addormentata alle sei del pomeriggio. Ebbene sì, dopo una settimana stancante a livelli altissimi, sono crollata nel senso più stretto del termine.
Ma andiamo con ordine: perché è stata una settimana così intensa?
E diamola sempre la colpa alle banane, dai.
Come sapete sto lavorando in una farm di banane.
Come sapete mancano pochissime settimane alla fine di questo lavoro hardcore.
Come sapete non mi piace molto fare questo lavoro.
Dopo queste premesse è bene specificare che il karma, gentile come sempre, dopo settimane corte e rilassanti, ha deciso di premiarmi alla vigilia della mia partenza dalla farm di una settimana piena: ho lavorato da lunedì a venerdì, tra energia alle stelle a cali di forza disumani, mettendo alla prova la mia sopravvalutata resistenza.
Credevo, ebbene, di essermi abituata a questi ritmi molto rigidi, ma con estremo dispiacere devo dirvi che era una menzogna: dopo 5 giorni di lavoro il mio corpo ha deciso di scioperare. Bene, ma non benissimo come si suol dire.
Il lavoro tendenzialmente è stato sempre lo stesso, con picchi anche di nullafacenza estrema direi, ma nonostante ciò sono caduta sotto il peso delle banane. Venerdì abbiamo lavorato mezzo dì, ma è stata, nonostante la mia inaspettata energia, una giornata tosta. Le prime tre ore ho avuto un ragazzo a cui insegnare il lavoro di tagliatore di banane (eh si, avete visto che cambiamento? Sono diventata brava anche, forse, visto questo inaspettato momento di un responsabilità) per poi la sessione subito successiva tornare a impacchettare banane dopo eoni che non lo facevo. Cosa che ha messo a dura prova la mia self confidence risultando sempre abbastanza scarsa nel lavoro in sé. Speriamo non ricapiti mai più, ecco.
Se però a me hanno cambiato il lavoro l’ultima ora di lavoro della settimana, ai ragazzi lo hanno cambiato subito lunedì; i miei due compagni di avventura sono tornati a fare stringing (ovvero legare gli alberi) con risultati molto divertenti: Andrea sembrava un lottatore di Muay Thai con cerotti protettivi su tutte le dita delle mani e Fede è stato colto da un forte attacco di strizza da ritorno in shed (cosa che poi non è avvenuta perché si è riscoperto bravo nel mestiere del legatore, anche se il pensiero ad inizio settimana lo ha terrorizzato poiché vi ricordo che lui stare dentro lo odiava).
La settimana di lavoro dunque è stata dura, alla fine, solo per me, ma incoraggiata da una prospettiva economica molto allettante ho resistito più che ho potuto. Soprattutto perché due soldini in più in vista della nostra partenza imminente fanno sempre comodo.
Se il mondo reale è stato duro da affrontare, quello bello e pieno di nuovi mondi da esplorare è stato molto soddisfacente: la lettura possiamo dire che sia andata decisamente bene.
Cosa ho letto questa settimana?
Ho iniziato e finito il libro di Jonathan Coe del mese, Donna per caso; una lettura straordinaria e molto veloce, con protagonista una ragazza che accompagneremo fino all’età adulta, in cui troviamo un Coe al suo primo romanzo che nonostante il cambio di stile e struttura rispetto a quelli che poi saranno i suoi lavori successivi, ha sempre la capacità di stupirmi in maniera più che positiva. Bellissimo, consigliatissimo.
Ho letto la seconda parte di Mansfield Park di zia Jane Austen e anche lì grosse soddisfazioni: la storia mi ha preso molto, e lo stile della scrittrice mi piace sempre parecchio; specialmente nel suo modo di raccontare con un velo d’ironia la sua società e la borghesia un po’ dissoluta ed egoista del suo tempo. Anche qui non vedo l’ora di finirlo.
Stamattina ho iniziato La mia Africa, del quale ho letto ancora troppo poco per potervi dire qualcosa.
Quasi mi scordavo di dirvi che sabato scorso ho letto un libro in una mattina dal titolo Come un fior di fragola ad agosto: una lettura interessante, veloce, appassionata che mi sono concessa come puro svago in una mattinata di libertà.
Ho finito, poi, finalmente il mio Harry del mese scorso (l’ordine della fenice) e non vedo l’ora di aver tempo di proseguire la saga.
Tornando alla settimana appena finita, lo scorso week end abbiamo, posso dire finalmente, prenotato il nostro volo per Bali e dunque è ufficiale: si parte! Andremo nell’isola degli Dei dal 7 al 19 aprile, e stiamo valutando ancora bene cosa fare li; io vorrei concedermi un po’ di turismo, un po’ di svago ma anche qualche giorno di relax ed ho già alcuni itinerari in mente dopo aver chiesto alcuni consigli e aver letto su un paio di blog cose molto interessanti. Vediamo cosa ne viene fuori, ma prendiamo le cose con calma per il momento. Il volo è stato più caro e scomodo del previsto, ma la cosa positiva c’è: grazie al mio abbonamento a Kindle unlimited ho potuto prendere non una ma ben due Lonely Planet di Bali cosi da poter leggere e trovare qualche bel posto da vedere! Gioia a palate!
E quindi arriviamo alle notizie belle di questi giorni, e finalmente posso dire che mancano solo due settimane alla fine del lavoro perché lo lasceremo ufficialmente con la fine di marzo, e lasceremo la piccola cittadina di Mareeba la settimana successiva; il tutto dopo esserci riservati una settimana off qui per organizzare la nostra vacanzuccia ma anche quel bel Roadtrip che ci aspetta poi, ovvero il tratto Mareeba-Perth. Ci credete che io non vedo l’ora?
Direi che questa settimana di cose da raccontarvi ne ho avute parecchie, ora torno a recuperare il lavoro sul blog arretrato con una piccola novità estetica a cui ho lavorato tutto il giorno (ve ne siete accorti che qui ci siamo fatti belli?).
Dunque vi saluto calorosamente e vi auguro una buona giornata, ma specialmente buon week end!
Ritorno con i miei rassuntini a punti:
- Il count down prosegue: meno due settimane e finisce la mia esperienza in farm;
- Il karma ha deciso di darmi la mazzata finale a poche settimane dalla mia dipartita dalle banane;
- Addormentarsi alle 6 del pomeriggio (di venerdì) è alquanto penoso. Se poi ci si risveglia alle 11, è ancora peggio. Aggiungiamoci anche che poi è normale che di sabato mattina ti svegli alle 7, mia cara Giorgia;
- Tra tre settimane circa sarò nella splendida Bali;
- Organizzare i viaggi in maniera disorganizzata e avventuriera mi piace assai;
- Trovare le Lonely Planet gratis Grazie a Kindle unlimited é un piacere che non ha prezzo;
- Gioia bonus: quando un ragazzo francese ti dice che non sembravi italiana perché il tuo accento inglese non è il classico e marcato italiano, è solo orgoglio e gioia infinita. Dai che ce la posso fare a parlare decentemente questa lingua ostica.
The end
Alla prossima settimana
Baci&Abbracci
Giorgia
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Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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