Diario letterario di un’italiana in Australia – Capitolo 21: una ritrovata indipendenza
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Diario letterario di un’italiana in Australia
Capitolo 21: una ritrovata indipendenza
Buon venerdì a tutti, e bentornati ai miei aggiornamenti settimanali sulle mie avventure australiane: vi presento il capitolo 21 (vittoria grande baldoria).
Nonostante il lavoro non sia aumentato chissà che, questa settimana è stata più movimentata e piacevole; e soprattutto posso annunciare pubblicamente che ho ritrovato un po’ della mia indipendenza.
Il mio weekend lungo è continuato all’insegna della lettura e del rewatch di Game of thrones (non ve lo avevo detto? Qui ci si preparare per l’ultima stagione ragazzi, mancano solo due mesi❤️). Domenica però è successo un avvenimento storico per la mia permanenza australiana: sono uscita da sola, senza i ragazzi; happy shallala.
E ne sono così felice perché non capitava dall’epoca del college che facessi qualcosa per conto mio; ma stavolta ho preso coraggio, mi sono messa in auto, e sono andata a passare mezza giornata con le mie amiche Rosie e Belle! É stata un’iniezione di fiducia, mi sono ricordata quanto fossi libera e decidessi del mio tempo in Italia, e mi ha fatto capire che posso fare delle cose da sola anche qui. Poi ragazzi in più ho bevuto un caffè che sembrava proprio un caffè macchiato italiano, come non essere felici della mia intraprendenza! So che sembra un discorso un pelo strano, ma metteteci che qui avevo un po’paura di guidare causa inversione di marcia, e aggiungete che ormai da 5 mesi siamo un trio inseparabile e facciamo tutto insieme, e capite la gioia di poter uscire da sola. Per l’amor del cielo, è bello condividere tutti i momenti assieme, ma d’altro canto io sono una persona che ha bisogno dei propri spazi, e in questo posto dimenticato da dio è difficile prenderseli. Guidare da sola, uscire per conto mio, mi fa pensare a questo periodo che ho davanti ancora qui con una rinnovata positività.
Il lavoro va come al solito, abbiamo lavorato ancora tre giorni, il manager ci ha detto che probabilmente con le prossime settimane il lavoro aumenterà e io continuo il mio conto alla rovescia. Siamo a meno 25. Ho deciso di nominare questo capitolo all’insegna dell’indipendenza anche perché, una serie di congetture astrali (Damien che inizia un’ora prima, i ragazzi malaticci) mi hanno portato ad andare da sola al lavoro: è anche li gran successo, ho guidato alle 6 e mezza del mattino da sola in auto, sono tornata da sola, sono addirittura passata a fare una commissione in town prima di tornare a casa. Sono fiera di questo piccolo traguardo, mi sento come se potessi conquistare anche questo mondo con la guida al contrario.
Le letture che mi hanno accompagnato in questa settimana libertina sono state più o meno le stesse della scorsa: proseguo il gruppo di lettura di Coe con La famiglia Winshaw, quello più grande con Madame Bovary e il terzo club del libro dedicato a Rory Gilmore con Una banda di idioti. Ho anche iniziato una nuova lettura per puro piacere, un libro molto celebre da cui è stata tratta una serie di successo: Il racconto dell’ancella. Allora il primo libro, quello di Coe va alla grande, bello, pieno d’incastri e colpi di scena, e non vedo l’ora di finirlo. Madame Bovary invece non mi sta piacendo per niente: non mi piace lo stile di Flaubert, non mi piace la protagonista, non mi piace la storia. È il primo classico che mi prende in questo modo, ma credo che tra me e mr F non ci sia molta affinità. Una banda di idioti continua a rilentissimo, ho letto solo il primo 20 percento e ancora non capisco molto il libro. La prossima settimana mi impegnerò di più, e cercherò di portarlo a termine.
Per finire ho iniziato la prima lettura di piacere di febbraio, Il racconto dell’ancella, e per il momento mi sta piacendo: questo inizio mi ricorda molto l’inizio di 1984 di Orwell, e siamo in una parte prettamente descrittiva; sono curiosa di vedere come come va avanti e cosa avrà da darmi questo libro.
Ultima notizia collegata al mondo dei libri è che ho provato il mio primo vero e proprio audiolibro. Per chi non lo sapesse (e chi non lo sa?) gli audiolibri sono libri letti da altri che uno ascolta a modi radio. Ho fatto l’iscrizione prova a Audible, mi sono messa a sbirciare il loro catalogo ed ho visto un sacco di titoli interessanti, tra cui molti che volevo leggere da tempo. Ho iniziato per questo motivo Hotel Silence un romanzo che voglio leggere in pratica da quando è uscito, e mi sono messa ad ascoltare. Sicuramente non è la stessa cosa di leggere, ma ascoltare un libro che ti piace e ti prende invoglia molto a proseguire, e ho deciso di continuare. Devo ammettere che alcuni pezzi li riascolto più volte, la voce in questo caso è alquanto inespressiva, ma la penna dell’autrice mi ha conquistata comunque. Infatti sono sicura che un libro bello come questo voglio rileggerlo, e quando torno in Italia me li compro di certo perché è una meraviglia!
Continuando con il tema dell’indipendenza, io e Fede abbiamo un appuntamento per stasera e andremo a mangiare fuori assieme per la prima volta dopo 5 mesi: piccole gioie.
Finite le mie telecronache, ora mi vado a fare bella per uscire, vi mando un abbraccio e ho auguro un buon inizio di weekend!
Riassunti belli a mo di lista della spesa:
– guidare al contrario si può fare, anche per chi è negato come me. Evviva l’indipendenza motoria!
– Trovare un coffee shop dove ti fanno il caffè come in Italia non ha prezzo
– Ricominciare a ritagliare degli spazi fuori solo per me mi rende felice
– Siamo a meno 25 giorni e poi sono libera
– Per San Valentino è bello sentirsi amati dalla propria metà
– Io e Fede abbiamo un appuntamento questa sera, e sono felice come una bimba
– In Australia come in Italia comprare un paio nuovo di scarpe mi fa sentire meglio.
Baci e abbracci, e alla prossima settimane con nuove mirabolanti avventure!
Giorgia
Se vi è piaciuto il capitolo sul l’indipendenza andate a dare un’occhiata alle mie avventure precedenti!
ecco i capitoli precedenti:
Capitolo 0 Capitolo 1 Capitolo 2 Capitolo 3 Capitolo 4
Capitolo 5 Capitolo 6 Capitolo 7 Capitolo 8 Capitolo 9
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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