Diario letterario di un’italiana in Australia- Capitolo 19: Unicorni, corone di banane e 88 giorni
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Venerdì è arrivato e come al solito tornano le mie cronache dall’Australia. Siete contenti vero? Bentornati al mio diario letterario, benvenuti al Capitolo 19!
Ho avuto una settimana un po’ più movimentata della precedente, ma non vi aspettate eventi sorprendenti perché sempre contestualizzata nella calma piatta di Mareeba!
Questa settimana è iniziata come già vi anticipavo la scorsa volta, con un lunedì libero, causa Australian day. Inaspettatamente degli amici del college (per chi vuole un po’ di gossip i nostri vecchi coinquilini coreani, ndr) sono venuti a Mareeba e lavorano in un’altra farm, e ci hanno invitato per un pranzo tutti insieme a casa loro; una casa con la piscina! Cogliamo l’occasione di portare Pam con noi e passiamo un bellissimo pomeriggio in compagnia di amici, con birre e bagni in piscina. Pam è un po’ malandrina e scivolosa, ma si è divertita anche lei moltissimo, ve lo assicuro.
Martedì si torna al lavoro, e mi accorgo subito che c’è pochissima gente: che succede amici? Ne risulta che nessuno ha detto a me e a poche altre ragazze che avremmo iniziato alle 8.30 anziché le sette, e dunque siamo state lì ad aspettare d’iniziare a lavorare. Bene ma non benissimo insomma.
La settimana vola liscia, inesorabile, incontro persino una corona di banane nel mio cammino da lavoratrice, ma è stata ancora molto breve. Eh si, perché anche questa settimana non c’è stato molto lavoro, quindi giovedì a casa alle 3 e oggi a casa punto. Eh, non è una bellissima notizia ne per il portafoglio ne per i miei ottantotto giorni.
Perché dico così? Perché ci metterò più del previsto! Perché per far sì che possa contare le settimane anziché i giorni specifici, devo lavorare almeno 35 ore; con queste settimane spezzate ciao 35 ore e la mia permanenza in farm si allunga. Preoccupante è anche l’idea che non ci sia più lavoro nelle prossime settimane e salutino allegramente noi backpackers e tengano i loro dipendenti australiani, possibilità da non escludere a priori dato l’andazzo, e quindi dovremmo trovare un nuovo lavoro e lavorare altri 40 giorni. Facendo il conto dei giorni, in questa farm se dovessi rimanere a lavorare avrei ancora da lavorare 30 giorni, mentre in altre altri 46. Vi spiego meglio: lavorando nella stessa farm per tutti i tuoi tre mesi, ti contano una settimana intera lavorativa non come 5 giorni ma come se fossero sette, nonostante tu il sabato e la domenica non sia stato lavoro; c’è però un vincolo, una soglia minima oraria settimanale che è di 35 ore. Bene, dunque se non lavori almeno 35 ore settimanali conti i giorni. Chiaro? In questo modo io ho lavorato 57 giorni e mi mancherebbero così 31 giorni di lavoro, ovvero 5 settimane piene o 31 giorni effettivi. In questo modo diventa assai lunga l’attesa e saltano tutti i piani; o almeno vengono rimandati di almeno un mese. Cambiando farm non cambia molto perché dovrei fare 10 giorni di lavoro in più, e per questo ho paura che con il calo della produzione di facciano un bel ciaone. Dilemmi esistenziali, ma non sono cose che possiamo controllare; quel che sarà sarà, staremo a vedere, facendo pochi piani per il momento.
Cosa ho letto durante la settimana? Allora, inizio il resoconto. Ho finito Harry Potter e in calice di fuoco che mi ha fatto fare un paio di considerazioni: non mi ricordavo niente di niente su questo libro che mi sono ricordata solo leggendo che è diversissimo dal film, ma anche che zia Rowling inizia ad essere cattiva con Harry in questo libro; cioè, sto povero ragazzo si meritava di essere costretto a forza al torneo tre maghi, essere odiato da tutti persino dal suo migliore amico e preso in giro dalla scuola intera, portato a lottare davanti a Voldemort dopo aver visto quell’altro poraccio di Cedric morire? Eh no, non si fa. Ha già sofferto tanto il ragazzo, perché fargli ancora tanto male?
Dopo i miei sfoghi su Harry un po’ sentimentali, ho letto La scrittura è difficile, un manuale di scrittura non convenzionale che mi è piaciuto molto e grazie al quale ho deciso di aprire una nuova sezione del blog dal nome Sulla scrittura, e parlarvi delle mie letture inerenti al mondo della scrittura, editoria, editing e simili.
Ho letto di Lezioni di letteratura la parte relativa a dr Jeckyll e mr Hyde e posso dire con certezza che mi aspettavo molto di più, ecco. Ho trovato la lezione un semplice ripercorrere la trama del libro con qualche riflessione (tra l’altro manco a farlo apposta le stesse cose di cui abbiamo parlato nel gruppo di lettura) ma nulla più. Speriamo in bene per il resto del libro, le mie sovra aspettative sono state decisamente ridimensionate.
Ho iniziato un nuovo libro di Coe dal titolo La famiglia Winshaw: bello e allucinato come solo lui sa fare, ho letto pochi capitoli ma promette già molto bene la storia. Considerazione simile per la mia neo lettura del giorno, Madame Bovary che dopo i primi capitoli, sembra piacermi abbastanza.
Finite le letture, finito tutto ciò che avevo da raccontarvi: oggi è stata una giornata molto produttiva per me, ho fatto un sacco di cose che avevo da fare e stasera guarderò Il film di Harry Potter e il calice di fuoco, per scrivere meglio la recensione, perché mi va, ma soprattutto perché Netflix Australia ha da poco caricato tutta la saga!
Ritorno con i miei riassunti in punti:
⁃ gli australiani cambiano feste a loro piacere causa weekend lunghi (v. Australian day di quest’anno) mica scemi loro.
⁃ Gonfiare un unicorno gonfiabile lungo due metri è un’impresa titanica.
⁃ Sgonfiare un unicorno gonfiabile può richiede ancora più tempo. Tenerlo aperto? Ci vorrebbe una stanza tutta per Pam (che non abbiamo), in macchina non ci stava, giuro!
⁃ La mia corona di banane è una cosa bellissima, preziosa, e rara.
⁃ Ma normale non ricordarsi un tubo di un libro, nonostante lo si è letto tanti anni prima?
Se vi è piaciuto questo capitolo 19 con Unicorni, corone di banane e 88 giorni , prima di andare via, aspettate ancora un attimo: se ve li siete persi, ecco i capitoli precedenti:
ecco i capitoli precedenti:
Capitolo 0 Capitolo 1 Capitolo 2 Capitolo 3 Capitolo 4
Capitolo 5 Capitolo 6 Capitolo 7 Capitolo 8 Capitolo 9
Fine del capitolo 19
Buon weekend
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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