Diario Letterario di un’Italiana in Australia – Capitolo 17: Nulla di nuovo sul fronte australe
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Diario Letterario di un’Italiana in Australia
Capitolo 17: Nulla di nuovo sul fronte australe
Buongiorno a tutti, bentrovati al nostro appuntamento del venerdì in cui vi racconto delle mie avventure nella terra dei canguri, e benvenuti al mio Capitolo 17!
Questo capitolo 17, come il precedente, è un po’ povero perché effettivamente la mia vita negli ultimi tempi è un po’ noiosa: lavoro casa, casa lavoro.
Non ho un granché da raccontarvi infatti: al lavoro la settimana è stata particolarmente tranquilla continuando la mia carriera da tutto fare; faccio,infatti, un po’ di tutto dentro la shed come la settimana precedente: controllo banane, pulizie, taglio banane, imbustare le scatole per le banane, impacchettare banane, piegare i foglietti di plastica delle banane.
La mia giornata tipo è questa.
La prima sveglia suona alle cinque e si protrae fino alle cinque e mezza, ma io mi alzo alle sei meno un quarto ufficialmente; colazione, sigaretta e lavata di denti, per poi metterci in macchina per arrivare al lavoro alle 6.40; li arriviamo alla farm, cambiamo le scarpe e mettiamo gli stivali, e visto, che la farm e grandicella, saliamo sul primo veicolo utile che ci porta al ritrovo nella shed; timbriamo e aspettiamo la campanella: ogni giorno ormai è un incognita su quel che farò, perché la nostra capa elenca le mansioni giornaliere prima di ogni turno (ognuno di 3 ore) e puntualmente faccio sempre cose diverse; poi è lavoro-pausetta alle dieci, campanella dopo 20 minuti mansioni -lavoro-pausa pranzo di mezz’ora, che finisce alle 13.30 e si ricomincia con mansioni lavoro; alle cinque suona la campana che segna la fine della giornata, timbriamo e scappiamo a casa.
Qui doccia a turni perché siamo in quattro, cazzeggio, cena, lettura per me prima di andare a letto e, in base alla stanchezza de giorno, il sonno mi viene in un arco temporale che va dalle sette e mezza alle dieci. Non proprio la cosa più emozionante del mondo, vero?
Una cosa divertente che mi succede al lavoro però è che, visto che ho le mani occupate ma la testa no, ho iniziato a farmi dei viaggi mentali super divertenti alla Jd di scrubs, immaginando situazioni paradossali e grottesche in cui mi succedono una serie di disavventure.
A breve questa vita dura finirà: prevediamo di finire o a fine febbraio o a metà Marzo, e adesso vi spiego il perché.
Gli 88 fatidici giorni per l’approvazione del visto sono contati se lavori in diverse farm, se rimani sempre nella stessa si riducono a 13 settimane; bene, fin qui tutto chiaro e lineare e le nostre settimane finirebbero circa a fine febbraio. Il problema sorge con le settimane natalizie, in cui abbiamo lavorato poco o niente: che succede in questo caso? Non lo so, me lo chiedo anche io!
Il periodo ufficiale finirebbe a fine marzo, ma noi vorremmo scappare da qui prima possibile, perché abbiamo in programma un grande viaggio, mentre le 13 settimane di cui vi parlavo ci fanno risparmiare comunque due settimane, che non è male. La soluzione è parlare con l’impiegata in ufficio, e scoprire la nostra sorte per iniziare a fare qualche programma, ma in fin dei conti, in entrambi i vasi, non manca poi così tanto, dai.
Cambiando radicalmente discorso, vi illustro il mio aggiornamento di lettura assolutamente non richiesto.
Capitolo 17
Cosa ho letto questa settimana?
La lettura matta e disperata continua: ho finito il libro inviatomi da Milena edizioni dal titolo Tutti i colori del domani: un romanzo della collana lgbt+ della casa editrice, che parla di un amore finito e le conseguenze di questa rottura su Alberto, lasciato dal suo primo fidanzato. Onestamente, io inizialmente mi aspettavo un romance con una storia d’amore finale che tripudia nel lieto fine, ma il libro prende un’altra direzione; bello, non banale ne scontato, una lettura piacevole per la mia domenica mattina.
Ho finito la seconda parte del gruppo di lettura di Dr Jeckyll e mr Hyde che mi è piaciuta molto e per questo oggi non ho resistito e ho finito il libro: un classico che valeva la pena rileggere, una storia straordinaria con uno stile impeccabile per Stevenson!
Ieri ho finito la seconda parte del libro Middle England di Coe e sono super coinvolta anche qui, peccato non poterlo finire causa Gruppo di lettura. Mi aspettavo un Coe più stravagante come nello stupendo la Casa del sonno, letterariamente parlando. Lo stile qui è infatti più lineare nonostante i frequenti salti in avanti nel tempo, ma il contenuto mi sta colpendo particolarmente: la questione Inghilterra sta uscendo prepotentemente diventando quasi la protagonista della storia; se durante la prima parte i protagonisti sono i personaggi e la situazione socio politica fa da sfondo, questa volta è quasi il contrario e cioè vengono raccontate le storie dei protagonisti in base ai cambiamenti politici e della società inglese. Molto interessante, anche perché avevo seguito personalmente le vicende recenti inglesi e della Brexit, e mi piace vedere questa prospettiva interna vissuta da molti inglesi con idee diverse: bravo il mio Coe che non delude mai!
Ultima lettura, appena iniziata, è Pastorale americana di Philip Roth; se devo essere sincera ho letto poco e non so se mi convince per il momento, ma vi farò sapere di certo.
Finito il bollettino letterario del Capitolo 17 e tornando alla mia vita non c’è molto altro da raccontare.
Lavorando tutto il giorno è come se fossimo in un momento di stallo, un periodo di “perdita di tempo” in cui aspettiamo che la nostra avventura vera inizi: programmiamo infatti due viaggi, uno fuori dall’Australia e uno on the road qui per vederla tutta, partendo in auto da Mareeba per arrivare dall’altra parte dello stato, e approdare a Perth! Quello si che sarà emozionante, e non vedo l’ora di potervelo raccontare!
Per concludere in bellezza almeno questo capitolo 17, vi dico che oggi ho avuto la giornata libera, solo io i ragazzi sono al lavoro, perché nel capannone ieri abbiamo lavorato un‘ora in più finendo il lavoro con un giorno di anticipo, quindi today day off per me e tutte le ragazze in pratica! Giornata in cui Mi sono goduta un po’ di pace da sola a casa: certo mi sono svegliata comunque prestissimo, ma ho sto Sfruttando questo giorno al meglio. Ho letto, ho fatto le pulizie di casa e altre faccende, ho recuperato un po’ di arretrati del blog, così mi posso godere un completo relax per altri due giorni.
Ora vi lascio ufficialmente, dico sempre di non aver molto da raccontare, e poi mi partono pipponi non necessari su dettagli che magari non vi interessano; ma come avete capito, sono logorroica, qualcosa da dire lo si trova sempre!
Riassuntone a punti della settimana:
– Il mio corpo e pieno di ferite, morsi di animali, tagli, lividi; Mannaggia alle banane
– Per il momento, ogni libro del 2019 è praticamente una garanzia, che bello!
– Mentre lavoro mi faccio un sacco di svarioni alla Jd di Scrubs, ed è una cosa bellissima
– Anche se dico sempre di non aver nulla da dire, inizio sproloqui non richiesti; ma che ci posso fare se sono logorroica?
– Mi sento quasi la tutto fare della farm, ma almeno non mi annoio
– Anche Instagram mi sfotte: mi propone post sponsorizzati sulle banane australiane: ma che, siamo seri? Sono a posto così amico, grazie
– Quando il Tuo capo, alle sei di sera di giovedì ti dice che hai il weekend lungo, quello si che è un momento magico
Ora ho finito ufficialmente, vi abbraccio tutti uno per uno e vi auguro un buon weekend!
-Fine del Capitolo 17-
Giorgia
Se vi è piaciuto il mio capitolo 17, prima di andare via, aspettate ancora un attimo: se ve li siete persi, ecco i capitoli precedenti:
ecco i capitoli precedenti:
Capitolo 0 Capitolo 1 Capitolo 2 Capitolo 3 Capitolo 4
Capitolo 5 Capitolo 6 Capitolo 7 Capitolo 8 Capitolo 9
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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