Viva la noia!

Diario Letterario di un’italiana in Australia – Capitolo 7: Viva la noia!

Reading Time: 5 minutes

Capitolo 7: Viva la noia!

Dal numero 23 di Beames Street non è che ci siano grandi aggiornamenti, questa settimana, viva la noia!
(Ndr vi ho scritto l’indirizzo perché tra un mese è il mio compleanno, non si sa mai, magari volete mandarmi qualche bel regalo).

No dai non fate così. Non c’è bisogno di strapparsi i capelli.
Lo so che vi aspettavate grandissimi ed emozionanti aggiornamenti, avventure sorprendenti, animali mai visti prima, ma la vita di queste settimane è quieta senza nessuna grande novità. E dunque, ancora e sempre: viva la noia!

Sono più tranquilla della settimana scorsa, inizia a migliorare il mio umore, riceviamo le prime risposte (anche se negative) sul lavoro. Ho capito che c’è solo da pazientare, la stagione sta iniziando, qualcosa si smuove nell’aria e ho good vibes. Bisogna solo aspettare.

Mi tengo occupata come posso: leggo molto, guardo le nuove uscite di Netflix, porto avanti dei lavoretti arretrati che ho in Italia (non grossa roba), passo il tempo su Facebook a indignarmi degli italiani razzisti (scusate se è uscita la mia parte politica, ma delle volte non si può proprio tacere), mi prendo cura di me, dormo assai. Una vita rilassata, anche perché come vi ho già ribadito più volte grossi svaghi qui a Mareeba non ce ne sono, dunque ancora: viva la noia,

L’unica grande novità della settimana sono i nostri housemate: abbiamo avuto due nuovi coinquilini, Ronaldo e Mihi, una coppia coreana molto carina. Abbiamo frequentato assieme il college e hanno finito gli studi il nostro stesso giorno; Fede e Andrea sono diventati molto amici di lui, con il quale condividono anche la passione di uno videogame popolare su internet (Leauge of legend). Loro sono molto carini, ci siamo divertiti a chiacchierare e fare scambi culturali per capire le rispettive tradizioni; ci siamo alternati a sere di pesantissimo e abbondante cibo italiano a deliziosi manicaretti asiatici: insomma abbiamo cercato di tirare fuori il buono da questa situazione di stallo in cui tutti ci siamo trovati.
Sono anche più serena perché ho trovato qualcuno ancora più in ansia di me per il lavoro: Mihi infatti si è dimostrata ancora più preoccupata di me e guardando lei è stato un po’ come uno specchio. Ho capito solo in quel momento che non serve mica viversela così, sono dall’altra parte del mondo, qualcosa di buono arriverà, ne sono sicura.
E niente è stato molto divertente avere qualcuno in casa, ma è durato poco: i ragazzi se ne sono andati mercoledì, avendo seria necessità di soldi hanno trovato lavoro in un’altra città. Good bye guys, good luck!

Cosa ho letto durante la settimana? Mi sono buttata a capofitto nella lettura matta e disperatissima, tanto da portare kindolino con me sempre, comunque e ovunque. Leggo mentre taglio le patate, leggo al bagno, leggo a letto, sul divano, di mattina, di pomeriggio e di sera. Ho finito Harry Potter and the philosofer’s stone in un batter d’occhio ed ho aspettato un paio di giorni per iniziare il secondo capitolo della saga, se no correvo il rischio di non leggere altro. (Ho finito anche il secondo libro della saga in un battibaleno). Che dire di Harry? Un piccolo capolavoro del fantasy come tutti sappiamo, e non comprendo bene le critiche che spesso gli si pongono: mi sono ricordata che la Rowling ha creato un immenso universo, pieno di sfumature e di dettagli e ne ha fatto innamorare mezzo mondo, me compresa.
Ho finito la prima e la seconda parte de Il Buio oltre la siepe per il gruppo di lettura, e gli ultimi capitoli mi hanno fatto ricredere un pelo sull’inizio disastroso. Si prospetta una storia davvero interessante, ma per ora ancora non mi sbilancio troppo.
Ho anche iniziato il mio classico del mese ed ho scelto Il conte di Montecristo, ma stavolta non mi esprimo in anticipo, ho capito di avere un problema con gli inizi dei libri ultimamente: leggo i primi capitoli, mi annoio, faccio fatica a proseguire; una volta che supero la metà succede qualcosa, cambio radicalmente idea e leggo come se non ci fosse un domani. Quini non giudico ancora questo grande librone, aspettiamo di essere almeno al 50%.
Cosa analoga infatti mi è successa con Saltatempo, del mio caro Stefano Benni: un inizio noioso, pieno di descrizioni che mi parevano inutili e più simili a una lista della spesa che altro, ci ho messo settimane per oltrepassare il 30%, ma dopo un inizio strascicante non sono riuscita a staccarmi dal Kindle. L’ho trovato una storia paradossale e divertente tratti, che unisce alla fantasia dello scrittore una forte componente politica, ecologista e ovviamente satirica. Benni in fin dei conti non mi delude mai, non per questo è uno dei miei autori preferiti.
Bene direi che per le letture è sufficiente così, vi avevo detto che non faccio altro che leggere in questi giorni.

Questa settimana le letture hanno prevalso sulle serie, ma non ho rinunciato come vi accennavo la settimana scorsa al mio ennesimo rewatch di How i met your mother, e ho avuto anche il tempo d’iniziarne una nuova e molto chiacchierata di questi tempi: L’incubo di Hill House. Ho avuto una sessione di binge watching compulsivo sabato scorso: la serie infatti mi ha super coinvolto e l’ho trovata originale, brillante con una bella fotografia e un bel drammone di sfondo. L’unico problema è stata la parte horror, motivo per cui non l’ho ancora terminata: succede che dopo aver visto le prime cinque puntate tutte di un fiato, in inglese, capendo tutto (brava me) ho fatto gli incubi di notte. Sì, esatto gli incubi, un po’ mi vergogno a parlarvene. Mi sono svegliata alle tre del mattino, nel buio più completo della nostra campagnola casa (corredata di versi di bestie strane sotto la finestra) e avevo tanta paura da dover svegliare Fede per tranquillizzarmi: vedevo i fantasmi della serie. Quindi ve la consiglio, ma solo se non siete deboli di cuore come un bambino di cinque anni, come me.

Altre novità della settimana? Domenica abbiamo fatto una gitarella con i nostri nuovi amici a Lake Eatcham, un bellissimo lago in una foresta tropicale qui vicino (questa zona è zeppa di foreste tropicali). Un posto incantevole, bello per rilassarsi, fare un picnic e un bagnetto domenicale. Cose notevoli della giornata sono state 2: abbiamo visto un allegro serpentello, o meglio Fede lo ha visto, io ho visto sola la sua verdissima codina (e sono stata bravissima, non ho nemmeno urlato) e nel lago viveva un coccodrillo, ma era un coccodrillo timido e quindi non si fa vedere; ma quanta dolcezza fa il coccodrillo timido?

Domenica sono arrivate altre due amiche del college a Mareeba, Rosie e Belle, che stanno in un’altra accomodation, ma le abbiamo incontrate lunedì e martedì davanti una farm mentre cercavamo tutti un lavoro. Sono felice che siano qui, eravamo diventate molto amiche a scuola, e avere gente che conosco qua attorno mi fa sentire meno sola.

La nostra ricerca di lavoro continua, su internet, tramite conoscenze, tramite spedizioni dirette alle farm; stiamo facendo il possibile. In più il nostro vicino John (non c’è l’ho più con lui tranquilli) ci ha detto che se non abbiamo un lavoro in due settimane (quindi ancora una perché ce lo ha detto qualche giorno fa) ci ha trovato un posto in una farm di un suo amico. Vediamo, speriamo, e daje! Speriamo di non dover dire ancora a lungo viva la noia.

Ora vi lascio, per godere di questo week end che spero che sia l’ultimo di libertà: abbiamo già qualche programma ma ve li racconto la prossima settimana!

Godetevi il fine settimana, baci e abbracci dalla nuova Olanda

Eccovi le mie considerazioni settimanali sceme:

  • In Australia ci sono insetti a due teste, inquietante.
  • Credevo che vedere il mio primo serpente mi avrebbe fatto urlare come una donnicciuola, e invece oltre la paralisi momentanea, me la sono cavata discretamente.
  • Manca un mese e due settimane a natale, wow (e ai famigerati e temuti 30 anni)
  • Non guardate serie horror se abitate in mezzo a un bosco, la vostra casa di sera è più nera della pece e intorno a voi c’è uno zoo di animali tropicali e selvaggi.
  • I coccodrilli timidi mi fanno ridere, non potete immaginare quanto.
  • È stato bello finché è durato avere dei coinquilini.
  • Sto leggendo tantissimo, forse anche troppo.
  • Viva la noia è il mio nuovo stile di vita.

Alla prossima settimana con nuovi incredibilmente prolissi aggiornamenti.

Se vi siete persi gli altri capitoli li trovate qui.

Se ve li siete persi, ecco i capitoli precedenti: Diario letterario di un’italiana in Australia.

Giorgia

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