Recensione di Il segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati
Reading Time: 3 minutes
Dino Buzzati
Narrativa
Mondadori
1935
Cartaceo- Ebook
152
"Bosco Vecchio - scrive Claudio Toscani nella sua introduzione a questo volume - è un mito: è la foresta sacra dove affondano le loro radici l'infanzia dello scrittore e quella dell'umanità, dimensione incontaminata che simbolizza la vita come forza gioiosa e gratuita, disinteressata ed eterna. Bosco Vecchio è abitato da un popolo di geni, custodi degli alberi, titolari della magica possibilità di trasformarsi a piacere in animali o in uomini, nonché di uscire dai loro domestici tronchi per vivere una vita del tutto uguale alla nostra. Un fantastico, questo di Buzzati, che ci fa credere nell'incredibile perché i suoi segreti, le sue magiche coincidenze, le sue rivelanti metamorfosi, i suoi suscitanti sortilegi sono un inverosimile che ci aiuta ad esaurire il verosimile".
«A una certa età tutti voi, uomini, cambiate. Non rimane più niente di quello che eravate da piccoli. Diventate irriconoscibili.»
È difficile che io scriva una recensione negativa su un libro.
Questo non per mancanza di obiettività, ma perché mi piace essere più oggettiva possibile e valorizzare quel che di bello trovo in un libro. Poiché un titolo che non è piaciuto a me potrebbe piacere a un altro, e dunque perché non essere distaccata e sottolineare il positivo letto, piuttosto che influenzare negativamente qualcuno? Soprattutto perché non mi sembra giusto far scartare un libro per un pregiudizio instillato da una mia personale opinione, dunque cerco di essere più neutra possibile.
Dopo questa breve premessa, oggi vi parlo di un libro che però non mi è piaciuto: Il segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati, al quale mi sono approcciata con aspettative molto alte, tristemente disattese.
Il segreto del bosco vecchio ha una storia fiabesca, che ci immerge in una foresta antica e ricca di mitologiche suggestioni. Questo appezzamento di terra viene ereditato dal colonnello Sebastiano Procolo e dal giovane Benvenuto, nipote del militare rimasto orfano.
Il bosco è ricco di vecchi segreti che tutti conoscono tra cui alberi secolari, geni, venti ed animali parlanti che incarnano bene e male, come nelle fiabe di Esopo che ci leggevano da bambini.
Sebastiano è un uomo triste e avido, che vorrebbe avere la proprietà esclusiva del bosco vecchio, tanto da assoldare il terribile vento Matteo e un topo per uccidere il dolce e gracile nipotino. Ma l’innocenza del giovane metterà dalla sua parte i geni del bosco che proteggono le piante secolari e anche il ragazzo, e riuscirà con il suo candore a sciogliere il cuore rinsecchito dello zio.
Una fiaba moderna che riporta alla mente quelle della nostra infanzia di favole, unendo fantastico a reale in maniera naturale, come se fosse consuetudine vedere animali o alberi parlanti.
Come ogni favola che si rispetti, anche Il segreto del bosco vecchio ha una morale, che si può leggere nel rapporto che lega zio e nipote e le loro contrapposizioni: l’età matura porta la perdita della spensieratezza facendo dimenticare delle volte le cose importanti della vita.
I bambini, al contrario dei grandi, sono dotati invece di quella sensibilità, quello sguardo puro e attento alla magia delle piccole cose, alla loro bellezza e alla loro semplicità. Questa qualità sarà fondamentale, tanto da riuscire, alla fine della sua vita, a redimere persino un burbero come il colonnello.
La natura, la sua bellezza e la sua forza sono un’altra componente fondamentale della narrazione. Si legge dalle parole di Buzzati una forte critica all’umanità e la sua mania di sopravvento sul nostro pianeta e sui frutti che ci dona. Un rifiuto della vita cittadina per un ritorno alle origini, rifiutare l’urbanizzazione per un’esistenza in contatto con il verde e l’ambiente. La forza della natura viene vista potente, rigeneratrice devastante, che va a colpire e ribellarsi contro l’avidità dell’animo umano.
Un libro sicuramente con un messaggio bellissimo e fondamentale, ma che a me non ha convinto per niente. Invogliata a leggere il libro dalla fama che precede il suo autore, mi sono buttata a capofitto su una lettura che ho trovato pesante e a tratti noiosa. Ho fatto davvero fatica a continuare, lottando anche con me stessa perché in genere le favole moderne mi piacciono molto, così come i racconti fantastici. La delusione per questi motivi è stata più grande del dovuto.
Il segreto del bosco vecchio, nonostante a me non sia piaciuto, è un libro che ci immerge in un mondo onirico, tra creature fantastiche che hanno lo scopo di rimetterci in contatto con la natura, e un messaggio che dovremmo ricordare tutti: richiamare alla memoria un po’ la nostra infanzia, e ritrovare anche solo per un momento lo sguardo meravigliato con cui osservavamo il creato.
Se volete leggere il libro, potete acquistarlo al link affiliato Amazon.
Se volete altri consigli di lettura invece vi invito nella sezione del blog Le recensioni di Book-tique.
Alla prossima con una nuova recensione!
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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