Recensione di Storia di un corpo di Daniel Pennac
Reading Time: 3 minutes
Daniel Pennac
Narrativa
Feltrinelli Editore
2012
Cartaceo- Ebook
344
24 luglio 2010. Tornata a casa dopo il funerale del padre, Lison si vede consegnare un pacco, un regalo post mortem del defunto genitore: è un curioso diario del corpo che lui ha tenuto dall'età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. Al centro di queste pagine regna il corpo, con tutta la sua fisicità, dell'io narrante che ci accompagna nel mondo, facendocelo scoprire attraverso i sensi: la voce stridula di una madre anaffettiva, l'odore dell'amata tata Violette, il sapore di caffè di cicoria degli anni di guerra, il profumo asprigno della merenda povera a base di pane e mosto d'uva. Giorno dopo giorno, con poche righe asciutte o ampie frasi a coprire svariate pagine, il narratore ci racconta un viaggio straordinario, il viaggio di una vita, con tutte le sue strepitose scoperte, con le sue grandezze e le sue miserie. Con la curiosità e la tenerezza del suo sguardo attento, con l'amore pudico con cui sempre osserva gli uomini, Pennac trova qui le parole giuste per raccontare la sola storia che ci fa davvero tutti uguali: grandiose e vulnerabili creature umane.
«Più lo si analizza, questo corpo moderno, più lo si esibisce, meno esso esiste.»
Avete mai avuto un diario?
Io ne ho avuti moltissimi, a tutte le età, sempre e comunque incompiuti, abbandonati, perduti, nascosti. Nella letteratura mondiale di diari ce ne sono a bizzeffe e per ogni gusto ma o.ggi vi parlo di un diario particolare, un libro originalissimo firmato dalla penna stravagante di Daniel Pennac: Storia di un corpo.
Il pretesto che mette in moto la narrazione è la morte del padre di Linon. Questa riceve in eredità dal genitore una serie di diari che egli ha scritto diligentemente per tutta la vita. Non sono solo i resoconti della vita di un uomo, ma un vero e proprio diario del suo corpo: oltre agli appunti della quotidianità, l’uomo ha scritto una serie di cronache giornaliere sempre collegate alle reazioni che il suo fisico aveva. Partendo dai «12 anni, 11 mesi e 18 giorni» fino al suo ultimo giorno, ci viene raccontata la vita di un uomo attraverso le sensazioni provate dal suo corpo: l’odore della sua adorata tata, gli orgasmi, i muscoli che si allenano, i primi batticuore, i piccoli acciacchi e i problemi alla prostata.
Passando dunque dalla goffaggine e l’insicurezza dell’adolescenza, alla forza e il vigore della gioventù, dalla consapevolezza di un uomo realizzato con la sua famiglia in espansione, per arrivare a vedere la stessa persona più grigia e malandata negli ultimi giorni che gli rimangono, siamo spettatori dello straordinario spettacolo dell’esistenza.
Storia di un corpo è un racconto dell’intimo più profondo, un viaggio nella vita di un uomo, la di una persona qualunque, enfatizzandone la normalità.
Un espediente particolare, quello del diario del corpo, che dimostra ancora una volta la genialità di Pennac di mostrare la più profonda e pura umanità della vita di un uomo. Intimità messa a nudo negli appunti più personali possibili che chiunque possa scrivere, una scusa che ci fa vedere la storia del suo protagonista da una prospettiva privata, immergendo il lettore quasi come nessun altro nella vita quotidiana.
Il corpo diventa mezzo per poi veicolare i sentimenti provati in ogni fase della vita, distaccandosi dalle riflessioni meramente mentali e psicologiche raccontando cose più concrete e che tutti hanno provato almeno una volta, come un mal di pancia, l’ansia, il batticuore, o la fatica. Storia di un corpo risulta in questo modo un libro quasi più riflessivo di un viaggio nei pensieri, perché tramite le fatiche o i piaceri fisici riusciamo a percepire ancora meglio cosa il suo protagonista stia provando e pensando.
La morale della storia che ci racconta Pennachioni è una: semplice è meglio. L’autore trasforma una vita ordinaria, in qualcosa di straordinario spostando solo l’accento su come la sua storia viene raccontata, dando la priorità a qualcosa a cui nessuno dà importanza come la normalità dei cambiamenti del proprio fisico.
Crea cosi un empatia tale con tutti noi lettori che non facciamo per niente fatica a immedesimarci con le paure, i cambiamenti, le ansie, i dolori che prova il suo protagonista.
Nessuno parla mai di queste cose nei libri, dei bisogni fisiologici oppure i fischi all’orecchio: con il suo sguardo attento Pennac ci racconta in fin dei conti una storia comune rendendola speciale.
Amo lo stile di Pennac anche se perde un po’ della sua consueta follia in queste pagine, senza però perdere quel tocco d’ironia che lo contraddistingue da sempre. La lettura di Storia di un corpo mi ha rapita, permettendomi di divorarlo velocemente. A oggi credo che per la sua struttura particolare e la sua trama unica sia uno dei libri più particolari che io abbia mai letto; di certo il più genuino!
Storia di un corpo è un libro brioso e incalzante, che ci fa appassionare alla vita di una persona come tante, e ci mostra come fosse un album fotografico, le istantanee dei cambiamenti di un uomo. Da leggere per gustarsi appieno la normalità della vita.
Se volete leggere il libro, potete acquistarlo al link affiliato Amazon.
Se volete altri consigli di lettura invece vi invito nella sezione del blog Le recensioni di Book-tique.
Alla prossima con una nuova recensione!
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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Reading Time: 3 minutesTitolo: Storia di un corpo Autore: Daniel Pennac Genere: Narrativa Casa editrice: Feltrinelli Editore Data di Pubblicazione: 2012 Formato: Cartaceo- Ebook Pagine: 344 24 luglio 2010. Tornata a casa dopo…
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