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Leggo da quando ne ho memoria: I miei primi tre libri

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Leggo da quando ne ho memoria.

Se devo essere onesta, non ho mai avuto una famiglia che mi abbia invogliato a essere una grande lettrice come magari è capitato ad altri; mia madre e mio padre sono dei lettori occasionali, mia zia era una lettrice davvero forte, ma è stata una mia iniziativa appassionarmi così tanto alle pagine e ai caratteri scritti, era come se avessi sempre sentito un legame particolare con i libri.

Voi ricordate quali sono i primi libri che avete letto? Io non ricordo esattamente l’età che avevo quando ho letto il mio primo libro “da grande”, ipoteticamente potrebbe variare dai sei agli otto anni. Ma ricordo esattamente quali sono stati i primi tre.

Uno di questi è Piccole donne, di Louisa May Alcott, una classica lettura suggerita alle giovani ragazze. Per chi non lo sapesse, la storia parla di una famiglia, precisamente delle quattro sorelle March, che, dopo la morte del padre in guerra, si ritrovano a fronteggiare la vita come meglio riescono.
Queste quattro donne che nonostante i problemi dell’adolescenza e le difficoltà della vita riescono a realizzare quello che desiderano sicuramente ha rafforzato in me l’idea del potere femminile.
La carismatica e ribelle Jo credo che sia stato uno dei modelli femminili che ho cercato di seguire più o meno consciamente.

Il secondo libro che ricordo di aver letto è Libro Cuore, di Edmondo De Amicis. Era li, nella casa al mare della zia, e mia cugina Valentina mi suggerì la lettura.
Questo è uno di quei libri per ragazzi che non credo più leggano le nuove generazioni. Tipico di quella generazione prima della mia e tra quelli nati negli anni 60/70′ è difficile trovare qualcuno che non lo ha letto, almeno a scuola.
La storia di De Amicis viene raccontata a modi diario, da Enrico Bottini che racconta le vicende che gli accadono a scuola, la sua terza elementare in quel di Torino. Enrico ci racconta capitolo per capitolo, che rappresentano i mesi di scuola, quello che gli succede ogni giorno, intervallando i racconti che gli fa scrivere il maestro e gli appunti della sua famiglia. Questo fino al suo trasferimento in un’altra scuola e la perdita di tutti gli amichetti.
Cuore è un libro molto triste per un bambino, e onestamente ricordo poco le sensazioni che avevo mentre lo leggevo, a parte la tristezza del finale.

L’ultimo libro di cui voglio parlarvi, e credo esattamente il terzo mai letto, è il famosissimo Piccolo Principe. Sono sempre stata una bambina piena d’immaginazione e creatività, e il Piccolo Principe ha aperto la mia mente a mondi immaginari lassù, sulle stelle.
A oggi è ancora un libro che rileggo frequentemente, e adoro il modo in cui l’autore, Antoine de Saint-Exupéry sia legato al mondo dell’infanzia. Ognuno dovrebbe conservare un po’ del bambino che era, per guardare il mondo con emozione e entusiasmo; perchè i grandi non capiscono veramente cosa accade davvero attorno a loro e <<tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano>>.
Dal Piccolo principe è nato anche il mio amore per le parole, quelle tonde e che riempiono la bocca. Infatti ho imparato per la prima volta la parola Baobab, ed è una delle mie preferite in assoluto (insieme a rimpinguare e molte altre).

I libri che abbiamo letto dicono molto di quello che siamo, a parer mio. Oltre a farti capire una persona, penso che le nostre letture ci facciano  riflettere, maturare e crescere, ma in qualche modo riescano anche a condizionarci.
Credo che il mio carattere sia stato forgiato e influenzato da questi tre pilastri, che hanno contribuito a rendere la donna che sono e hanno creato il mio amore per la lettura.

E voi, quali sono stati i libri che vi hanno influenzato maggiormente?

Giorgia

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